A volte capita di sentirsi dispiaciuti per un’altra persona, comprensivi, spinti nel dare consigli per poterla aiutare. “Ma davvero ti è successo questo? Non ci posso credere! Ma poverino!” Ecco. Proprio quella roba lì. Mi spiace molto doverti comunicare, suscitando probabilmente in te un po’ di smarrimento, che questa NON è empatia.
Quello che stai provando in quei momenti si chiama COMPASSIONE. L’eccesso di disponibilità nel risolvere il problema altrui potrebbe portare la persona che hai davanti ad infastidirsi perché non si sente “ascoltata”. E tu dici, ma come? Mi preoccupo per lei, penso a mille soluzioni per poterla aiutare e non sono apprezzato per questo? La sua “guarigione” non avverrà attraverso i tuoi consigli, perché mancherà quel contatto necessario che possa spingerla, nella sua totale autonomia, a darsi le risposte che cerca.
Effetti ancora più disastrosi potrai verificarli quando entri in FUSIONE con un’altra persona. È quando piangi assieme all’altro, oppure quando la sua preoccupazione per qualcosa diventa anche tua, per intenderci. Questo accade perché non sei riuscito a mantenere il giusto “distacco” emotivo e ti sei lasciato travolgere dalle SUE emozioni. Allenati sempre più a riconoscere le situazioni che ti portano ad entrare in questo stato per poter trovare strategie utili ad uscirne il più velocemente possibile. Le sue emozioni non sono le tue in quel momento. La finalità è senza dubbio quella di essere davvero di supporto a chi abbiamo di fronte.
Quando ti metti “nei panni dell’altro”, ti accorgi di parlare la sua stessa lingua nel momento in cui hai riconosciuto qual è l’emozione che sta provando e sei riuscito a pensare ad una situazione in cui la stessa emozione l’hai provata anche tu. Gli eventi che l’hanno scatenata saranno probabilmente diversi, ma l’emozione è la stessa, quindi c’è piena conoscenza da entrambe le parti di cosa si “sente dentro” quando la si prova. Solo così entri davvero in empatia con l’altro, solo così puoi essergli davvero di aiuto.
Prova ora a pensare ad un’occasione durante la quale hai percepito questa sensazione. Ti sei sentito una presenza importante per l’altra persona? Quali emozioni hai provato tu al termine del vostro “scambio emozionale”?
Sperimentare e vivere l’EMPATIA è qualcosa di molto profondo ed arricchente. Molto spesso non occorre nemmeno parlarsi nel momento in cui si crea questo spazio di “connessione”.
Cosa ne pensi? In quale stato ti ritrovi più spesso? Cosa puoi fare per far crescere questa magnifica competenza?